Dieta per il reflusso: cosa mangiare e cosa evitare

Con la vita frenetica dei giorni contemporanei, in cui non si presta molta attenzione al cibo perché si ha sempre qualcosa da fare, il reflusso gastroesofageo trova terreno fertile per colpire sempre più persone.

Seguire una corretta alimentazione apposita per il reflusso gastrofaringeo  è l’ideale per riuscire a combatterlo,  come anche nei casi di incontinenza del cardias, o può essere dovuto a fattori esterni come il fumo o il sovrappeso.

Dieta per il reflusso: cosa sapere

Chi soffre di reflusso può avere una gamma molto ampia di sintomi. Tra i più comuni c’è la sensazione di risalita acida, la difficoltà a deglutire correttamente, la tosse, la raceudine. In alcuni casi si può soffrire anche di bruciore di stomaco, di nausea, di vomito e nei casi più gravi anche di problemi respiratori.

La dieta per il reflusso, se associata ad un’adeguata terapia con antiacidi che ci deve essere prescritta dal gastroenterologo di riferimento, può servire per ridurre la quantità di acidi. In questo modo ridurremo molti dei fastidiosi sintomi legati alla patologia.

Chi soffre di reflusso deve evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato, evitare di fumare e seguire una dieta abbastanza bilanciata. Il consiglio è anche quello di seguire almeno per i primi tempi una dieta priva di cibi eccessivamente grassi.

Bisogna anche prestare attenzione ai tipi di cibi che introduciamo. Bisogna infatti evitare quelli che presentano un alto tasso di acidità, ed è il caso dei pomodori, del cioccolato, dei peperoni e di altri cibi che sono risaputamente acidi e che causano soltanto problemi alla nostra patologia.

Cerchiamo di camminare un po’ dopo aver mangiato o di stare rialzati almeno di 10 centimetri, anche a letto quando andiamo a dormire. Non fumiamo e non indossiamo pantaloni o cinture eccessivamente stretti. Lasciamo che sia il nostro medico a dare tutti i consigli del caso: così il nostro reflusso migliorerà.