Rischio diabete: per gli esperti, eliminare il dessert a fine pasto lo riduce

Parliamo di salute e benessere ed in particolar modo parliamo del rischio diabete, una malattia sempre più diffusa nel nostro paese e nel mondo intero.

Secondo un recente studio scientifico, anche il classico dolcetto di fine pasto potrebbe fare la differenza. Vediamo i dettagli e i risultati di questa ricerca scientifica.

La ricerca scientifica sul rischio diabete: cosa eliminare

Come detto, quando parliamo di diabete parliamo di una delle malattie più diffuse nel mondo intero e anche nel nostro paese. Secondo le indagini, infatti, la diffusione di questa malattia è addirittura raddoppiata negli ultimi tre decenni.

Al momento, in Italia, sono poco meno del 6% le persone affette da questo disturbo. Ogni giorno, quindi, gli esperti di tutto il mondo lavorano per scoprire nuove novità sulla prevenzione di questa malattia e su quello che è il rischio diabete.

L’ultima novità arriva da uno studio scientifico della Duke University, un’università della Carolina del Nord. Si tratta di un’interessante ricerca che sembra aver scoperto nuove informazioni sulla prevenzione di questa patologia.

Secondo i risultati di questo studio, il rischio diabete si potrebbe ridurre anche eliminando il classico dolcetto di fine pasto. Quanti di voi amano concludere la propria cena o il proprio pranzo con qualcosa di dolce?

Si tratta, sempre secondo questa ricerca, di un’abitudine non molto salutare. Eliminare quelle 300 calorie che, in media, assumiamo con il dessert di fine pasto aiuterebbe a ridurre il rischio diabete.

E non solo. Secondo gli stessi risultati, abbandonare questa usanza ci aiuterebbe anche a ridurre il rischio di malattie cardiache.

Ma, attenzione, perché non è tanto il dessert di fine pasto, quanto le famose 300 calorie. Lo studio ha analizzato più di 200 persone, alle quali è stato chiesto di diminuire di circa 1/4 le calorie giornaliere.

L’esperimento è durato circa un paio di anni, trascorsi i quali, le persone hanno dimostrato una netta diminuzione del loro rischio diabete.