Bruxismo e digrignare i denti: cosa bisogna sapere sul disturbo

E’ comune digrignare i denti soprattutto nelle ore notturne o nel sonno. Questo fenomeno, molto sottovalutato, si chiama bruxismo. Non è una malattia che può portare complicanze nel vero senso della parola, ma delle conseguenze. La più grave è la perdita dei denti che avviene dopo anni di digrignamento.

Il bruxismo, che porta a stringere forte la mandibola, è più diffuso in coloro che consumano costantemente caffè, alcolici e fumo. Se ne soffriamo, è bene eliminare queste sostanze che ci espongono ad un maggiore rischio.

Bruxismo: cause e rimedi

Il problema del bruxismo inizia a diventare serio e bisogna smettere di sottovalutarlo nel momento in cui troviamo in bocca delle lesioni sanguinanti. C’è fastidio persino durante la masticazione. Possiamo intuire di soffrire di questo problema se al mattino ci risvegliamo con la mandibola dolorante.

Le cause del bruxismo sono quasi tutte legate ad uno stato psicologico. Il cervello tenta di scaricare la tensione nelle ore notturne. Questo può avvenire in caso di eccessivo lavoro e stress, oppure in caso di grande sensibilità nei confronti di avvenimenti nella nostra vita. Chi non riesce a scaricare il nervosismo di giorno, lo fa di notte digrignando i denti. I bambini, talvolta, sono affetti da questo disturbo per colpa della stanchezza mentale legata agli impegni scolastici ed extrascolastici.

Il bruxismo può portare mal di testa, dolori alle orecchie, male al collo ed ovviamente alla mandibola. Esistono però tante conseguenze più gravi a lungo termine, come la gengivite e la rottura dei denti.

Il consiglio è come sempre quello di rivolgersi al medico. Ma anche evitare caffeina e sostanze stimolanti, e di ridurre i ritmi lavorativi. Iscriviamoci a scuola di ballo o facciamo altre attività che siano divertenti e stancanti. Pratichiamo yoga e nel caso rivolgiamoci ad uno psicologo.

Riduciamo la quantità di zuccheri e cerchiamo di arrivare stanchi e sereni a letto.