Portulaca: proprietà e usi dell’erba ricca di omega 3

La Portulaca: scopriamo insieme i suoi benefici

Piccola, infestante, difficile da debellare ma… saporita! La portulaca è una pianta diffusissima nei nostri orti e giardini, a volte anche fastidiosa perché invade i vasi delle piante e le aiuole.

Eppure se ne sottovalutano gli importanti benefici.

Appartiene alla famiglia delle Portulacaceae, probabilmente di origini asiatiche e conosciuta in Italia con i vari appellativi regionali nella tradizione contadina: viene chiamata porcellana o erba grassa (Lombardia), porcacchia (Lazio e Marche), precacchia (Abruzzo), chiaccunella (Campania).

La portulaca ha il vantaggio che cresce spontaneamente tutto l’anno nei luoghi in cui c’è un clima più caldo,non ha bisogno di frequenti innaffiature ed è quindi di facile coltivazione. Per le sue numerose proprietà benefiche, è possibile usarla  anche in cucina.

Vediamo come e perché.

Proprietà benefiche e usi della portulaca

Ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo Omega 3, la portulaca è considerata una fonte vegetale fondamentale per regolarizzarne il fabbisogno. Infatti gli Omega 3 sono i grassi buoni che ci aiutano a prevenire diabete, malattie cardiovascolari, ridurre il colesterolo e i trigliceridi.

In questo modo favoriscono una migliore circolazione del sangue.

Proprio per la presenza di acidi grassi polinsaturi la portulanca ha anche proprietà:

  • proprietà diuretiche
  • depurative
  • dissetanti
  • anti-diabetiche.

Quindi possiamo utilizzarla in caso di

  • ipertensione
  • glaucoma
  • insufficienza renale
  • cirrosi epatica
  • insufficienza cardiaca.

In medicina  è considerata un ottimo rimedio per i  disturbi intestinali come vomito e dissenteria, enterite acuta ed emorragie post-parto. Molto cara alla medicina cinese tradizionale, la portulaca viene utilizzata nelle tisane come sollievo contro dolori allo stomaco e al fegato.

COME USARE LA PORTULACA IN CUCINA

Raccolta come erba spontanea o coltivata come erba aromatica, la portulaca può essere usata in cucina a crudo.

E’ sempre meglio scegliere i germogli giovani dal momento che i germogli più vecchi hanno un retrogusto amarognolo, e gustare così gli steli freschi e le foglie ricchi di vitamine come cruditè.

Infatti la portulaca ha un sapore evidente leggermente aspro e fresco che la rende ottima per arricchire le insalate, da unire ad altre erbette di campo e ortaggi. E’ più saporita delle verdure e delle erbe più utilizzate per preparare le insalate come la misticanza, la lattuga e la rucola.

Diversamente può essere anche mangiata cotta e aggiunta nelle minestre, nei ripieni di pasta fresca, nelle frittate e negli sformati con la besciamella. Viene utilizzata cotta a vapore soprattutto nel nord Europa, sia saltata nel burro e fritta in pastella, sia nelle zuppe casalinghe per arricchire di aromi il piatto.

Passata in padella con olio, cipolla, patate e ortaggi misti diventa un ricco secondo, velocissimo da preparare e genuino. Una sorta di ratatouille ancora più rustica. Un altro modo per usarla in cucina è conservarla sott’olio una volta sbollentata in acqua e aceto, da servire accanto a crostini, olive e cipolline in agrodolce per antipasto.

Anche i semini della portulaca sono ottimi in cucina: prima che la pianta cresca invece si possono raccogliere i semi da aggiungere all’impasto del pane o nello yogurt insieme ai cereali per una colazione nutriente.