Tristezza e depressione: stati d’animo da non confondere

La tristezza e depressione possono sembrare due stati d’animo assolutamente paragonabili. Infatti le due parole sono spesso interscambiabili quando si risponde alla classica domanda ‘come stai?’. E’ abitudine dire “mi sento depresso”, oppure “mi sento triste”. In realtà si tratta di due cose completamente diverse che non dovremmo mai confondere.

Tristezza e depressione: stati d’animo da non confondere

Quello che dobbiamo tenere in considerazione come prima cosa, è che la tristezza e la malinconia possono passare con una parola di conforto. Con un abbraccio, con un amico che ci invita ad uscire per fare una passeggiata, con una situazione che si risolve. La depressione no.

La depressione è una malattia, è un malessere che parte da dentro e quasi nessun fattore esterno la può far migliorare. Sono tanti gli anziani a soffrire di depressione per via di problemi irrisolti o per colpa della solitudine. Ma la tristezza e depressione non sono mai la stessa cosa.

La depressione toglie la voglia di uscire di casa, di ritornare se si esce, il mondo esterno non è più niente. La gente non è la più la gente e nulla conta più, nemmeno ciò che prima era un pilastro fondamentale. Tutto fa paura, tutto non serve, niente serve a niente.

Questi comportamenti possono indicare uno stato depressivo. Che non si cura con un abbraccio, con una telefonata, con un regalino. Chi non attraversa la depressione pensa che sia sufficiente ‘tirarsi su’, ma non è vero. Per guarire da questa malattia è necessario affrontare un percorso con un medico, che può durare anni, ed assumere medicine. Come si fa con qualunque altra patologia.

La depressione può non avere una motivazione, ed è anche per questo che non viene compresa. E’ permanente, è dappertutto. La differenza tra tristezza e depressione è che la prima è uno stato d’animo, mentre la seconda è una malattia.

Aiutare chi soffre di depressione è possibile. Ma come ogni malattia, va curata.