Alimentazione corretta per la fibromialgia

Ne soffrono 2 milioni circa di italiani e non si tratta di un comune mal di schiena. Stiamo parlando della fibromialgia.

La fibromialgia interessa i muscoli e le loro inserzioni con le ossa nella zona della schiena. Non è da confondere con il mal di schiena o con artrosi e artrite.Eliminando alcuni alimenti dalle abitudini quotidiane e seguendo un sano stile di vita, si può convivere con questa patologia, riducendone i disturbi.

La definizione di questa patologia ce la dà direttamente l’Associazione italiana sindrome fibromialgica (AISF), che la definisce una forma di reumatismo extra-articolare.

Quali sono i suoi sintomi?

La fibromialgia è caratterizzata da dolore nella zona cervicale e delle spalle. Si diffonde anche al busto.
Si manifesta con un senso di tensione dei muscoli, di rigidità e anche di bruciore.
L’accentuarsi dei disturbi aumenta o diminuisce a seconda dello stile di vita. Se, ad esempio si è dormito poco o si conduce una vita stressante, si possono accusare maggiormente i disturbi della fibromialgia.
Chi ne è affetto si sente stanco fin dal mattino. Questo stato perenne di dolore può indurre il soggetto a soffrire di depressione.

Ma vediamo quali altri sintomi possono presentarsi.

  • disturbi del sonno
  • emicrania o cefalea
  • rigidità al collo e alle spalle fin dal mattino
  • colon irritabile
  • formicolio
  • gonfiore alle mani
  • dolori al torace
  • perdita di memoria
  • difficoltà di concentrazione
  • depressione e ansia

Stile di vita ideale

Malgrado gli evidenti disturbi fisici di questa malattia, si possono prendere dei provvedimenti che aiutano chi soffre di fibromialgia a conviverci ,riducendone i sintomi.

  • Lo stress è uno dei fattori che andrebbe ridotto. E’ importante evitare di condurre una vita troppo caotica, piena di impegni gravosi. L’ideale sarebbe poter far tutto con calma e senza cadere nell’ansia. Chi soffre di questa patologia ha bisogno di rimanere rilassato, per evitare di contrarre i muscoli. Comunque, è importante tenersi sempre attivi per evitare l’aumento della rigidità muscolare e quindi del dolore.
  • Un buon sonno aiuta a mantenere il corpo rilassato. Trovare i benefici in una buona dormita, con un materasso che sostiene lo scheletro e la giusta atmosfera notturna, dà dei risultati positivi sulla condizione fisica. Il soggetto si sente molto meglio e in queste condizioni può svolgere meglio gli impegni della giornata. Si può aiutare a conciliare il sonno una tisana alle erbe.
  • Fare attività fisica aiuta l’organismo a mantenersi in forma. Per aiutare lo scheletro affetto dalla fibromialgia, basta un’attività fisica leggera, più che altro aerobica. Fa bene fare una camminata giornaliera di almeno 40 minuti. Va bene un’andatura lenta senza esagerare. Anche il nuoto può essere di grande aiuta e la bicicletta. Il paziente, inizialmente può mostrare stanchezza fisica, ma con il tempo ne trae i benefici effetti. Lo scheletro si mantiene più forte e si riduce quella rigidità iniziale.

Per ridurre i sintomi della fibromialgia, l’alimentazione giusta è di aiuto.

Molti pazienti, dopo essere stati sottoposti a diversi regimi alimentari, hanno evidenziato di soffrire di meno quando seguono una dieta a basso contenuto di grassi.

Ecco quali sono gli alimenti da ridurre per alleviare i disturbi causati dalla fibromialgia.

In cima alla lista sono da evitare i cibi che aumentano l’infiammazione, la maggiore responsabile dell’aggravarsi di questa malattia.

  1. Gli acidi grassi trans sono molto dannosi poiché hanno la caratteristica di aumentare i livelli di colesterolo cattivo e diminuire quello buono. Inoltre, contribuiscono ad accentuare l’obesità e le malattie degenerative. Sono da evitare i cibi fritti e tutti gli alimenti preparati industrialmente.
  2. Lo zucchero è un alimento che accentua le infiammazioni. Specialmente quello raffinato. Sostituitelo con il miele o aromatizzate le bevande con cannella e limone. E’ importante ricordare che lo zucchero si trova nelle bibite e nei dolci, ma anche negli alimenti preconfezionati.
  3. Anche la farina raffinata è un infiammatorio poiché ha un indice glicemico più elevato rispetto a quella non raffinata. Contribuiscono alla formazione di cardiopatie, diabete e anche alla produzione di cellule cancerose. Meglio optare per le farine integrali.
  4. E’ meglio evitare il consumo di carni rosse e sostituirle con il pesce, la carne bianca come il tacchino e il pollo.
  5. Il latte è un infiammatorio che può manifestare nell’organismo diversi disturbi come orticaria, acne e disturbi di stomaco e respiratori. Non solo lo troviamo al naturale, ma è contenuto in molti altri alimenti. Basta leggere gli ingredienti al momento dell’acquisto.
  6. Ridurre i condimenti aiuta a migliorare la condizione della malattia. Evitate il più possibile il sale.
  7. Anche l’alcol nuoce alla salute e accentua i disturbi. Lo stesso vale per il caffè e il tè.
  8. Bere molta acqua fa bene e allevia i disturbi. Aromatizzatela con zenzero per renderla più invitante.
  9. Molta verdura e anche la frutta di stagione sono un supporto indispensabile a questa patologia.